Grande festa a “Villa Rosa” per i 104 anni della signora Giovannina Gios

Grande festa alla casa di riposo “Villa Rosa” di Asiago per la signora Giovannina Gios. Festa giustificata perché l’arzilla signora il 17 ottobre ha compiuto 104 anni. Oltre un secolo in cui ha visto e vissuto la trasformazione della Nazione oltre che del nostro paese.

Basti pensare che nell’anno della sua nascita (dati wikipedia) sull’isola di Man si corre il primo Tourist Trophy, i fratelli Lumiere inventano il primo processo fotografico a colori commerciali, viene pubblicato il romanzo “I ragazzi della via Pal”, a Londra entra in funzione i primi taxi con tassametro, prende il via il Raid Pechino-Parigi (14.000 km a bordo delle prime automobili), in Inghilterra si tiene il primo campo scout e a New York la borsa valori crolla.

Pezzi di storia vissuti da Giovannina senza tralasciare la storia locale; le guerre, l’emigrazione, i rastrellamenti, il boom, e anche il fermento sociale di oggi. Una vita vissuta direttamente che spiega anche perché cotanti compaesani hanno voluto partecipare al suo compleanno; perché Giovannina è stata la magliaia per decine di generazioni di asiaghesi con il suo negozio, gestito assieme alle sorelle Lucia ed Edvige, di via della Zuanna. Un lavoro che ha svolto per oltre 60 anni fino alla già veneranda età di 80 anni. “Adesso non ho più voglia di lavorare a maglia, penso di avere fatto abbastanza,” dice Giovannina tra il serio ed il faceto.

Di maglie la signora Giovannina ne ha fatte tante, “maglie di pregio per i signori, mudandoni per i paesani”, e dalla finestra della bottega ha visto passare la storia di Asiago. Dal profugato al ritorno dopo la Grande Guerra. Poi ancora giovani che partivano prima per i vari fronti del secondo conflitto mondiale e poi per le Americhe e per l’Australia come emigranti.

“Mi ricordo quando il Re e Mussolini sono venuti ad inaugurare il Sacrario Militare o le gare di equitazione con principi arabi ospitati all’Hotel Excelsior – continua a raccontare Giovannina – E poi la guerra partigiana, avevo tanta paura quando dalla finestra del negozio vedevo muoversi automezzi carichi di tedeschi e russi che preannunciava rastrellamenti.”

“Si sta sicuramente meglio adesso, però la ricchezza ha anche tolto qualche cosa, una volta tutti mentre lavoravano cantavano, adesso sono tutti imbronciati anche in ferie – conclude Giovannina – Accontentarsi di quello che si ha, non avere tante esigenze e non esagerare nelle cose sono forse i segreti per arrivare a 104 anni o forse è solo volontà del buon Dio.”(Gerardo Rigoni da il giornale “L’Altopiano” di sabato 29 ottobre 2011)